Amnesia globalizzata

In Europa, dove i migranti sono il capro espiatorio quasi di ogni problema, alla “globalizzazione dell’indifferenza” già denunciata da Papa Francesco a Lampedusa nel 2013, si sta aggiungendo, in particolare nel comportamento verso queste persone da parte di Paesi quali Austria, Ungheria e Polonia, un’amnesia globalizzata verso la Storia.

“L’obbedienza non è più una virtù”

Non vogliono essere chiamati passeurs perché a differenza di loro non prendono soldi. I sacerdoti delle valli piemontesi che aiutano i nostri fratelli migranti ad arrivare “clandestinamente” in Francia praticano così quella sana disobbedienza all’autorità costituita e alle leggi scritte che si rende necessaria quando sono queste ad essere disobbedienti ad ogni principio di civiltà. Questi eroi moderni, perché tali diventano in una società che vieta alcuni tra i gesti più umani, dare da mangiare, dare da bere, accogliere, perpetuano così quella disobbedienza civile che trova precedenti illustri almeno 2500 anni fa nel mito di Antigone e più vicino ai giorni nostri nell’agire di Don Lorenzo Milani, nel solco del motto di quest’ultimo “l’obbedienza non è più una virtù”.

Simone Salvi

http://torino.repubblica.it/cronaca/2017/08/28/news/in_marcia_coi_migranti_che_valicano_le_alpi_aiutati_dai_preti_passeur-174057567/

 

“Io non mi sento italiano”. E nemmeno europeo.

Chi continua ad applaudire alla cosiddetta “condotta Minniti” sulle ONG e più in generale agli accordi tra Italia e Libia per fermare i nostri fratelli migranti compie un atto di ipocrita cecità. Ieri l’ONU, rivolta all’Unione Europea, ha definito tali accordi “un patto disumano”. Ormai ciò che sta accadendo in mare, dove si assiste a scontri tra la sedicente Guardia Costiera libica e le navi delle ONG, e ciò che sta accadendo nei lager libici, è diffuso da tutti i mezzi di informazione esistenti. Immagini e video sono inconfutabilmente eloquenti. Chi continua ad applaudire è dunque un finto cieco, è un complice di chi ha stabilito questi criminosi accordi, degli ex scafisti che oggi indossano la divisa della Guardia Costiera libica, dei battitori d’asta di esseri umani.

Simone Salvi

http://www.corriere.it/video-articoli/2017/11/14/libia-dramma-migranti-venduti-all-asta-come-schiavi/83a90d36-c955-11e7-8a54-e86623f761be.shtml