I neri che Salvini non sgombera

Il Ministro della ruspa Salvini sgombera solo i neri di pelle. I neri dentro, quelli che inneggiano al nazifascismo, li lascia dove stanno. Essere Ministro dovrà pur portare qualche vantaggio nel poter aiutare gli amici, no?

Simone Salvi

 

https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/10/24/casapound-salvini-sgombero-obiettivo-e-non-avere-piu-immobili-occupati-a-roma-priorita-a-quelli-pericolosi/4717532/

 

 

 

 

 

Rastrellamento del Ghetto di Roma, 16 Ottobre 1943

Condividiamo qua un post pubblicato oggi su Facebook dall’amico Armando Castagno. E ribadiamo che vorremmo vivere in un Paese che sia deciso nel dichiararsi antifascista.

“Il 16 ottobre 1943, alle 5 del mattino, le SS invadono le strade del Portico d’Ottavia, a Roma, e rastrellano 1.024 ebrei, tra cui 200 bambini.
Due giorni dopo, 18 vagoni piombati partono dalla stazione Tiburtina alla volta del campo di concentramento di Auschwitz, in Polonia, dove giungono dopo 6 giorni.
Solo 16 persone su 1.024, 15 uomini e 1 donna, faranno ritorno a casa; 1.008 ebrei romani completamente innocenti erano usciti in forma di fumo dalla ciminiera di Auschwitz.
Questo fu il volantino distribuito il 16 ottobre all’alba alle famiglie degli ebrei di Roma.
Sono passati 75 anni. Ricordare e rabbrividire fa male, e fa benissimo; anche perché si sta tornando a incattivirsi contro degli innocenti, in giro per l’Europa.
Pensiamo se succedesse domattina a noi. Che di qualche minoranza che pensa di non far male a nessuno, inevitabilmente, facciamo pur parte.” Armando Castagno

 

Salvini scardina il Modello Riace

Il Governo fascioleghista, nell’autorità del suo Ministro dell’Interno, scardina il “Modello Riace”. I riconoscimenti internazionali che il sistema di gestione di accoglienza dei migranti attuato da Mimmo Lucano ha ottenuto potete reperirli facilmente in rete.
A coloro che continuano a sostenere la politica di Salvini e che ogni giorno si lamentano perché infastiditi da migranti che questuano per strada rivolgerei questa semplice domanda: un valido modello per togliere queste persone dalla strada e integrarle era stato messo in atto e costituisce un modello per altri Paesi, il vostro Salvini lo demolisce. Dunque a chi darete la colpa quando domani sarete ancora infastiditi da quei poveri ragazzi?
Temo che non riuscirete a trovare una risposta dettata dalla logica e quindi plausibile.

Simone Salvi

 

 

Apartheid a Lodi

Ascoltare questa mamma fa male. La scuola dovrebbe essere il primo luogo in cui i bambini imparano a stare insieme, in cui si insegna loro che la diversità è una ricchezza e che siamo tutti uguali, che siamo tutti esseri umani.
A Lodi la sindaca leghista ha di fatto reintrodotto l’apartheid. Lei afferma di aver messo in pratica la legge, in realtà approfitta delle difficoltà burocratiche delle famiglie degli immigrati per mettere in atto una discriminazione. Sotto le finestre del suo ufficio nella sede comunale alcuni cittadini la applaudono e intervistati da una giornalista elogiano la sua decisione; uno dei presenti definisce gli “stranieri” delle zecche. Il Ministro plenipotenziario Salvini è corso a darle la mano.
Ma verso che Italia stiamo andando? Vedere nel video i bambini immigrati che mangiano un panino in una stanza, esclusi dalla mensa scolastica mi fa piangere e incazzare, mi fa pensare ai ghetti.
Non voglio vivere in un Paese senza memoria, in un Paese che si avvicina sempre più alla razzista Ungheria, in un Paese disumano.
Le zecche siete voi che applaudite sotto quella finestra.
Svegliamoci.

Simone Salvi

http://www.la7.it/piazzapulita/video/una-mamma-di-lodi-racconta-la-segregazione-dei-bambini-stranieri-nelle-scuole-12-10-2018-252629

 

Proposta del Ministro Salvini

Premessa: non sono un economista quindi probabilmente qualcosa mi sfugge.
Ma mi pare una gran contraddizione che un Ministro della Repubblica che ha fondato il proprio successo politico sullo slogan “Prima gli italiani” e proponendo politiche volte a limitare l’immigrazione, trascurando evidentemente che i migranti detti “regolari” contribuiscono al 9% del Pil del Paese, oggi proponga di risanare il debito generato dalla manovra finanziaria, da lui stesso approvata, attingendo ai risparmi degli italiani.

Simone Salvi

Un venerdì sera davanti alla tv

Non conosco i dati audience delle trasmissioni “Propaganda Live” e “Fratelli di Crozza” ma temo che siano assai inferiori a quelli del Grande Fratello e ancor di più del Grande Fratello Vip, Sono dati tristi per l’Italia. Ho spento adesso la tv commosso per aver ascoltato Mimmo Lucano, ospite in collegamento a Propaganda Live dalla sua Riace dove è costretto agli arresti domiciliari perché reo di disobbedienza civile, raccontare ancora una volta il “modello Riace”. A seguire la voce incrinata dalla commozione della ex sindaca di Lampedusa, signora Giusi Nicolini, che rievocando il naufragio del 3 Ottobre 2013 ha denunciato l’assenza dello Stato al ricordo di tale strage, occorso due giorni fa, ma che ancor più si è rammaricata dell’assenza degli studenti che negli anni scorsi giungevano numerosi sull’isola in questa occasione. Negli stessi minuti Crozza, su un’altra emittente, ha elencato i riconoscimenti internazionali conferiti a Mimmo Lucano, un uomo “che tenne alta la dignità dell’uomo”, ne scriverebbe Sciascia, ma che è stato definito dall’attuale Ministro dell’Interno della Repubblica Italiana “uno zero”. E’ sempre bello ascoltare le parole scuola, biblioteche, studenti, diritto alla salute: parole che oggi risuonano in questo Paese come antidoti alla disumanizzazione che vi sta serpeggiando, parole che sono un carico di speranza. Un amico che mi ha telefonato poco fa commosso per lo stesso motivo per cui lo ero io mi ha detto: speriamo bene.
Speriamo bene, davvero. Quanto aveva ragione Bertolt Brecht quando nella sua “Vita di Galileo” scriveva: “Beato il popolo che non ha bisogno di eroi”. Agli studenti ai quali nei giorni scorsi si è negato Lampedusa, ma non solo a loro, chiedo di non tradire la speranza. Il mio abbraccio va a tutti i moderni eroi e in questi giorni, un abbraccio più forte, va allo “zero” Mimmo Lucano.
Chiudo con un passaggio dell’arringa che il nostro padre costituente Piero Calamandrei pronunciò in qualità di avvocato difensore di Danilo Dolci, la cui storia è nota e facilmente reperibile, nel processo a carico di quest’ultimo:
“Il Pubblico Ministero ha detto che i giudici non devono tenere conto delle “correnti di pensiero”. Ma cosa sono le leggi se non esse stesse delle correnti di pensiero? Se non fossero questo non sarebbero che carta morta. […] E invece le leggi sono vive perché dentro queste formule bisogna far circolare il pensiero del nostro tempo, lasciarci entrare l’aria che respiriamo, metterci dentro i nostri propositi, le nostre speranze, il nostro sangue, il nostro pianto. Altrimenti, le leggi non restano che formule vuote, pregevoli giochi da legulei; affinché diventino sante esse vanno riempite con la nostra volontà”.

Simone Salvi