Vergogna

Questa assenza ha il carattere di una precisa scelta politica. La stessa per la quale a Ciampino per l’arrivo della salma di Antonio Megalizzi, in rappresentanza dello Stato c’era solo il Presidente Mattarella, e per la quale un Ministro della Repubblica ha disertato le celebrazioni del 25 Aprile. Nel caso di Giulio Regeni prevale la “ragion di Stato” (rectius: gli accordi con l’Eni). C’è solo da vergognarsi.

Simone Salvi

https://www.repubblica.it/politica/2019/04/29/news/giulio_regeni_commissione_d_inchiesta_camera_deputati-225137449/?fbclid=IwAR0kZtTqaRO0jTrVU9ECsxubiY3_fruV1iwL3c4tLM1cD2rOmMD_yG5SjfE

Il 27 Aprile del 1937, stremato dalle violenze fasciste e dagli anni di carcere, moriva Antonio Gramsci.

Nella prima lettera scritta dal carcere poco dopo l’arresto nell’autunno nel 1926, ed indirizzata alla signora Clara, sua padrona di casa, il grandissimo intellettuale chiedeva, tra i pochi altri effetti personali, “una Divina Commedia di pochi soldi”. Il “Dante minuscolo hoepliano” poté essergli consegnato solo dopo due anni, assieme al saggio di Benedetto Croce “La poesia di Dante”. Studiando il testo di Croce, Gramsci maturò un’ampia riflessione sulla Commedia e in particolare sulla figura, centralissima, di Cavalcante, che compare nel canto X dell’Inferno, noto tra gli specialisti come “il canto di Farinata”. Tale riflessione venne annunciata in una lettera del 1929 in cui scrive di “aver fatto una piccola scoperta che […] verrebbe a correggere in parte una tesi troppo assoluta di B. Croce sulla Divina Commedia”.
Nell’articolo qua sotto la vicenda nel dettaglio.
Certamente commuove leggere che Gramsci, privato della libertà come Primo Levi, Osip Mandel’ stam e chissà quanti altri meno noti, trovò conforto nella Commedia.

Simone Salvi

https://www.laletteraturaenoi.it/index.php/scuola_e_noi/902-gramsci-critico-e-interprete-di-dante.html

Articolo di Daniela Ielasi sulla conferenza “Italiano, italiani e migranti” tenuta dal prof. Luca Serianni ad inaugurazione dell’anno accademico 2018/2019 presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università della Calabria

http://www.fattialcubo.it/lezione-serianni-italiano-migranti-apre-lanno-accademico-del-disu/

“Appare pertanto innegabile l’enorme potenzialità delle migrazioni per il futuro della nostra lingua: se è vero che la lingua è un corpo vivo e – come insegna Saussure – inscindibile dalla “massa parlante”, si capisce quanto sia indispensabile investire sull’insegnamento della lingua italiana agli stranieri che arrivano in Italia. Invece, a fronte di tanti sforzi del Ministero degli Esteri per la diffusione dell’italiano nel mondo, ben poco viene fatto all’interno dei confini nazionali. I tentativi in questo senso rivestono al momento il carattere dell’obbligo e non del diritto: la legge Maroni introduceva la certificazione del livello A2 per l’accesso alla cittadinanza italiana, ora il ministro Salvini punta ad alzare ulteriormente l’asticella, portandola al livello B1. Niente di più lontano dal diritto all’integrazione linguistica.”

 

Anticipo le celebrazioni del 25 Aprile, insieme alle polemiche che ogni anno si ripropongono.
“Il sapore della libertà”, si legge nel racconto che qui riporto. Penso allora al disgusto che provano e al puzzo perenne in cui si trovano a vivere, e che emanano, coloro che oggi decidono di non ricordare la Liberazione: i cosiddetti “nostalgici” , quelli che immancabilmente blaterano l’odiosa frase “Mussolini ha fatto anche cose buone”, i fascisti di Torre Maura, ad esempio, o quelli che stanotte a Milano hanno bruciato la statua eretta in memoria di una giovane donna che fu uccisa dal nazifascismo.

Simone Salvi

https://www.repubblica.it/cronaca/2018/04/25/news/storie_resistenza_25_aprile_festa_della_liberazione_partigiano_staffetta_jole_mancini-194796714/?fbclid=IwAR045qi73Oso0k7VHqUC0MR5L6UF2vb1lMRba0H7wLusDNoFvQfdnojjkcA 

 

Responsabilità “a Cinque Stelle”

Salvini che chiede le dimissioni della Raggi, i Cinque Stelle che chiedono altrettanto per Siri.
I tentativi dei grillini di recuperare i voti persi a seguito della partecipazione a questo Governo sono davvero squallidi. A Di Maio chiederei: allora Salvini non avrebbe dovuto dimettersi quando indagato per il caso Diciotti?
Poi Di Battista, che inserendosi a gamba tesa in questo tentativo e soprattutto per cercare di riportare al Movimento coloro che vi erano arrivati delusi da Sinistra, all’improvviso mostra di avere a cuore i migranti (come se avere a cuore le condizioni e la vita di altri esseri umani dovesse essere oggetto di faziosità politica, ma di fatto spesso lo è) ed esprime sdegno (che se fosse vero sarebbe solo da condividere) per la rapidità con cui si trovano i soldi per ricostruire Notre- Dame mentre non altrettanto si fa per aiutare i migranti.
Gli stessi grillini che stanno riuscendo a far chiudere Radio Radicale, mentre la parte sana di questo Paese ascoltava, e da ieri piange, un grande gentiluomo.
Mi trovo sempre più convinto che i Cinque Stelle siano i maggiori responsabili della disperante situazione in cui versa la politica italiana e lo saranno del disastro verso cui il Paese sta andando incontro, stendendo il tappeto rosso ad un prossimo Governo Berlusconi- Salvini- Meloni.

Simone Salvi