Il 16 Dicembre del 1770, o forse il giorno prima, nacque a Bonn Ludwig van Beethoven: quel giorno fu l’aurora della musica contemporanea.

Se avete dei dubbi, vi segnaliamo l’ascolto del secondo movimento della sonata op.111: nel finale sentirete un motivo swing.

LvB arriva a Vienna nel 1792 con una lettera di presentazione scritta dal Conte Waldstein (a cui qualche anno dopo dedicò una celebre sonata) nella quale è presentato al colto pubblico musicale viennese come colui che aveva ricevuto “lo spirito di Haydn dalle mani di Mozart”.   Attraverso il metodo compositivo della variazione sul tema, spesso di piccole cellule tematiche, porta il classicismo musicale alla sua massima complessità. Romantico più nello spirito che nella musica, prefigurò il Novecento musicale, oltre mezzo secolo prima che questo ebbe a venire.

I periscopisti Mariano e Simone, la cui grande amicizia è nata sulle note beethoveniane, lo ricordano con gratitudine.

https://www.youtube.com/watch?v=XW9e28bYbJA

Rivisitando Goya, seconda parte (pensato ed elaborato da Mariano Puxeddu)

After centuries of savage colonialism that plundered the whole Africa continent, robbing all its precious resources (o goods), and a foolish economy development cause of the global warming that has ravaged the same Africa continent the Opulent  World and in particular the European countries refuse to welcome the victims of their selfish politics : governments of 508 million European citizens raise walls against the arrival of only a few million  migrants in spite of their heavy responsibility in that biblical exodus. It is a disgusting shame.

Il celebre sonetto “La Golaccia” di G.G.Belli (1834) in versione moderna, contro Salvini e pro- migranti

“Quann’io vedo il Sarvini che a sto’ Monno
ppiù ammucchia rancori e ppiù s’ingrassa,
ppiù ha ffame de capestri e vvo’ la cassa
piena de neri da mannalli a fonno,

dico: ohh mmandra de scechi, ammassa, ammassa,
cadaveri de neri che nun ponno,
dar più noia ai ricchi de sto Monno
ma sono in fonno ar mare, ormai melassa.

Respingili, chiudi li porti oggi
per impedì che lo straniero ancora
possa invade l’Italia come oggi

Cosa fa er forestiero poverello
attraversando mare e deserto ora?
Spera, se fa coraggio e abbasta quello.”

Mariano Puxeddu, Luglio- Agosto 2018