Fra gli artisti figurativi Dante cita nella Commedia Cimabue, Giotto e Oderisi da Gubbio.

Ogni volta che mi càpitano davanti agli occhi dipinti come questo qua sotto, così come per molti altri, mi chiedo cosa Dante avrebbe scritto di questi artisti. E questo varrebbe non solo per l’ambito figurativo: in un celebre episodio ad inizio di Purgatorio (II) il Poeta e i purganti si fermano ad ascoltare ammaliati il canto di Casella e per questo vengono redarguiti da Catone. Pensate se Dante fosse succeduto a Bach. O a Beethoven. O a Mozart.

REMBRANDT
Festino di Baldassarre
olio su tela
1636

“seguendo le disposizioni sul salvataggio in mare perché l’obbligo di prestare soccorso non si esaurisce nell’atto di sottrarre i naufraghi al pericolo di perdersi in mare ma comporta l’obbligo accessorio e conseguente di sbarcarli in un luogo sicuro”.

https://www.repubblica.it/cronaca/2020/02/20/news/sea_watch_la_cassazione_su_carola_agi_correttamente_seguendo_le_regole_di_soccorso_in_mare_-249076754/

Ah, Salvini:

“Io non la vidi tante volte ancora/ ch’io non trovasse in lei nova bellezza”

Questi celebri versi, che appartengono alla canzone dantesca “Io sento sì d’amor la gran possanza”, descrivono molto bene quello che provo ogni volta che mi dedico allo studio dell’opera dantesca.

Simone Salvi