Ecco cosa succede a dar voce ai fascisti. Uno Stato sano dovrebbe impedire fatti come questo.

https://www.globalist.it/politics/2019/05/08/lo-sguardo-smarrito-della-bambina-rom-mentre-un-fascista-chiamava-troia-sua-madre-2041147.html?fbclid=IwAR3_5EL-3UHjbOv7Q4fFKmBUnut2GBlFjSNzgCgaLGywVgDQtWCELJiXFNI

In merito al dibattito sul Salone del Libro 2019

Insomma, non andrei al Salone del Libro. Non stiamo parlando di uno scambio di opinioni. Oggi ci troviamo ancora a dover ricordare che il fascismo non è un’opinione ma la negazione della libera espressione della stessa e, per la nostra bella Costituzione, un reato. Non si può dar voce ai fascisti, che le voci a loro opposte le hanno messe, e le metterebbero, a tacere. Porto un esempio, fra i tanti.

Simone Salvi

Il Ministro della Disumanità Salvini osserva compiaciuto il muro di filo spinato fatto costruire dal suo amico ungherese per fermare i cinghiali. Ops, scusate: gli esseri umani. Che schifo. Scusate, non troviamo altra parola che possa essere adatta.

La celebre poesia “Er nemico” di Trilussa splendidamente rivisitata in chiave anti- Salvini dal periscopista Mariano Puxeddu.

ER NEMMICO IMMAGINARIO

Er prode Salvini che s’era messo
de guardia a li confini dell’Italia
per mesi e mesi stava a ffà bubbù
contro le ONG come un cane rabbioso
perfino se i migranti eran calati
o morti in fondo ar mare,
accolti, non da lui, da Belzebù.
Vedendo ciò una giornalista chiese:
“Dimmi perché ti ostini a dar l’allarme,
anche se il pericolo ormai è gnente
e i migranti son solo nelle chiese”.
“È vero, amica mia,
ma il migrante è l’ombra che se crea
per conservà un’idea
e acquisir consenso,
nun c’è mica bisogno che ce sia.

 
Mariano Puxeddu

 

Per utilità del lettore riportiamo anche il testo di Trilussa:

Er nemico, 1919.

Un Cane Lupo, ch’era stato messo
de guardia a li cancelli d’una villa,
tutta la notte stava a fa’ bubbù.
Perfino se la strada era tranquilla
e nun passava un’anima: lo stesso!
Nu’ la finiva più!
Una Cagnola d’un villino accosto
je chiese: – Ma perché sveji la gente
e dài l’allarme quanno nun c’è gnente? –
Dice: – Lo faccio pe’ nun perde er posto.
Der resto, cara mia,
spesso er nemmico è l’ombra che se crea
pe’ conserva’ un’idea:
nun ce mica bisogno che ce sia.