In merito al dibattito sul Salone del Libro 2019

Insomma, non andrei al Salone del Libro. Non stiamo parlando di uno scambio di opinioni. Oggi ci troviamo ancora a dover ricordare che il fascismo non è un’opinione ma la negazione della libera espressione della stessa e, per la nostra bella Costituzione, un reato. Non si può dar voce ai fascisti, che le voci a loro opposte le hanno messe, e le metterebbero, a tacere. Porto un esempio, fra i tanti.

Simone Salvi

Anticipo le celebrazioni del 25 Aprile, insieme alle polemiche che ogni anno si ripropongono.
“Il sapore della libertà”, si legge nel racconto che qui riporto. Penso allora al disgusto che provano e al puzzo perenne in cui si trovano a vivere, e che emanano, coloro che oggi decidono di non ricordare la Liberazione: i cosiddetti “nostalgici” , quelli che immancabilmente blaterano l’odiosa frase “Mussolini ha fatto anche cose buone”, i fascisti di Torre Maura, ad esempio, o quelli che stanotte a Milano hanno bruciato la statua eretta in memoria di una giovane donna che fu uccisa dal nazifascismo.

Simone Salvi

https://www.repubblica.it/cronaca/2018/04/25/news/storie_resistenza_25_aprile_festa_della_liberazione_partigiano_staffetta_jole_mancini-194796714/?fbclid=IwAR045qi73Oso0k7VHqUC0MR5L6UF2vb1lMRba0H7wLusDNoFvQfdnojjkcA