I leghisti: una garanzia.
Panchina pisana (piazza Dante)
Questa splendida miniatura di accompagnamento a Purgatorio I raffigura in un’unica scena Dante e Virgilio che dalla ‘natural burella‘ escono ‘a riveder le stelle‘ e il successivo incontro con il severissimo Catone sulla spiaggia del Purgatorio. Il codice è il Palatino 313, noto anche come Codice Poggiali (dal nome di uno dei suoi possessori ottocenteschi: l’editore livornese Gaetano Poggiali), oggi conservato nella Biblioteca Nazionale di Firenze. L’autore della miniatura, ignoto, è indicato come ‘Maestro del Dante di Petrarca’ sulla base dell”affinità stilistica con l’autore delle illustrazioni miniate che adornano il codice Vaticano Latino 3199, noto per essere il manoscritto che Boccaccio donò all’amico Petrarca intorno al 1350.
Splendido vaso greco a figure rosse raffigurante Saffo e Alceo
Cosa daremmo per avere gli occhi di Leonardo Bruni
‘Dilettossi di musica e di suoni, e di sua mano egregiamente disegnava; fu ancora scrittore perfetto, ed era la lettera sua magra e lunga e molto corretta, secondo io ho veduto in alcune epistole di sua mano propria scritte.’ Leonardo Bruni, Vita di Dante, 1436
Il dipinto di Giotto che probabilmente Dante vide
Poesia giovanile di Caproni, dal gusto quasi ‘cardarelliano’.
Conferenza di Alessandro Barbero sull’importanza del mare nella storia d’Italia
La Vergine del mare
Pittore talvolta fin troppo calligrafico ma indubbiamente gigantesco. È stato tra i primi a introdurre la dimensione paesaggistica nella pittura sacra e a mio avviso uno dei più grandi autori di marine del Rinascimento: basti guardare la tempesta sul mare nella scena della partenza di Enea Silvio Piccolomini alla volta del Concilio di Basilea nello splendido ciclo della Libreria Piccolomini, nella quale peraltro si ammira uno dei più vertiginosi e struggenti tramonti marini della storia dell’arte.
Federico Zeri attribuì il dipinto qua sotto a una ignota mano umbra; a partire dalla fine degli anni Novanta è quasi unanimemente considerato di mano del Pinturicchio.
BERNARDINO DI BETTO, detto PINTURICCHIO
MADONNA COL BAMBINO BENEDICENTE, nota anche come LA VERGINE DEL MARE
fine del 1400
olio su tavola
Fondazione Sorgente Group, Roma