Tullio De Mauro sulla lingua di Dante

Questo nocciolo funzionale del nostro apparato lessicale è anche la parte più antica. Quando Dante comincia a scrivere la Commedia il vocabolario fondamentale è già costituito al 60%. La Commedia lo fa proprio, lo integra e col suo sigillo lo trasmette nei secoli fino a noi. Alla fine del Trecento l’attuale vocabolario fondamentale italiano è configurato e completo all’81,5%. Ben poco è stato aggiunto dai secoli seguenti. Tutte le volte che ci è dato di parlare con le parole del vocabolario fondamentale, e accade quando riusciamo a essere assai chiari, non è enfasi retorica dire che parliamo la lingua di Dante. È un fatto.

De Mauro Tullio, La fabbrica delle parole, Torino, UTET, 2005

Qualsiasi manifestazione alternativa allo spirito del 2 giugno, sia svolta nello stesso giorno sia in qualunque altro giorno dell’anno, ancor prima che un’idiozia, è un grave insulto.

Buona Festa della Repubblica, cari naviganti.