Se avete dei dubbi, vi segnaliamo l’ascolto del secondo movimento della sonata op.111: nel finale sentirete un motivo swing.
LvB arriva a Vienna nel 1792 con una lettera di presentazione scritta dal Conte Waldstein (a cui qualche anno dopo dedicò una celebre sonata) nella quale è presentato al colto pubblico musicale viennese come colui che aveva ricevuto “lo spirito di Haydn dalle mani di Mozart”. Attraverso il metodo compositivo della variazione sul tema, spesso di piccole cellule tematiche, porta il classicismo musicale alla sua massima complessità. Romantico più nello spirito che nella musica, prefigurò il Novecento musicale, oltre mezzo secolo prima che questo ebbe a venire.
I periscopisti Mariano e Simone, la cui grande amicizia è nata sulle note beethoveniane, lo ricordano con gratitudine.