Siamo giunti al termine della diciassettesima legislatura della Repubblica Italiana. Pochi sono gli aspetti rilevanti da segnalare. Il Rottamatore Matteo Renzi e in seguito il suo alter ego Paolo Gentiloni, sedicenti sinistrorsi, sono riusciti a rottamare veramente solo la sinistra stessa. A inizio del mandato il democristiano Renzi qualcosa di sinistra ha dovuto pur farlo, ed ecco la legge sulle Unioni Civili, strumentalizzata a fini politici e spesso rivendicata dai suoi autori quando accusati di non aver fatto niente di sinistra. Più semplicemente, si è trattato di un atto di civiltà ridotto a oggetto di discussione e divisione politica. Poi la barra del timone del Governo è stata deviata verso destra e avanti tutta lungo questa rotta. Il Presidente del Consiglio di questo Governo che solo sulla carta si è dimostrato di centrosinistra, ha stretto alleanza al Largo del Nazareno col compare Silvio. Il patto sarà poi sciolto ma le amicizie che questo suggellarono resteranno e si rafforzeranno. La cosiddetta “Buona Scuola” e il “Jobs Act” hanno rispettivamente abbassato il livello dell’Istruzione e aumentato la precarietà. Con i Sindacati è sempre stato scontro. La valorizzazione dell’immenso patrimonio storico-artistico del nostro Paese è stato mal gestito, quando non svilito, da uno dei più nefasti Ministri dei Beni Culturali del Belpaese. Un Paese talmente intriso di cultura che risolverebbe gran parte dei suoi problemi economici e di bilancio valorizzando e diffondendo la stessa. Poi davanti al crescente fenomeno migratorio, obbedendo all’ideologia secondo la quale i migranti sono il capro espiatorio dei nostri giorni e rafforzando il legame con la destra, attraverso le disposizioni dello sceriffo Minniti il Governo ha contribuito ad impedire alle ONG di svolgere il loro compito, salvare vite, facendo di sospetti infondati e negati da una Commissione apposita istituita dal Senato stesso, una certezza di reato. Mentre il populista Salvini gridava “prima gli italiani”, il Governo ha speso milioni di euro per creare e mantenere i campi di concentramento per migranti, definiti dall’ONU “campi di morte”, facendo affari (rectius: pagando) con gli ex trafficanti di uomini che si sono trasformati in secondini. Ma le partenze dalla Libia tornano ad aumentare, così che i secondini tornano al vecchio ruolo. Avviandosi verso fine legislatura i nostri, chiedendo la fiducia senza almeno una parvenza di vergogna che avrebbero dovuto provare dati i precedenti casi, varano una legge elettorale abominevole che renderà necessaria un’alleanza tra partiti alle prossime elezioni di Marzo. Al nostro sventurato Paese resta solo da gioire per aver impedito ai signori qua sopra di scardinare gran parte della nostra bella Costituzione, pur senza negare che una snellita in alcuni punti sarebbe pur necessaria. Per il resto, le possibilità di vedere approvata la legge più importante per cui questo Governo avrebbe dovuto battersi con tutte le sue forze, lo Ius soli, con i risultati delle prossime elezioni che probabilmente sanciranno un Governo di centrodestra o comunque con importante presenza di questo, si scioglieranno come neve al sole di Marzo .
Simone Salvi
E intanto il 4 marzo ci tocca tornare a votare con le solite difficoltà su chi scegliere, ammesso che sia rimasto qualche politico serio.
Nel mentre, i nostri “cari amici” politici si fregano le mani nel propinarci da gennaio le loro “mirabolanti” campagne elettorali.