“seguendo le disposizioni sul salvataggio in mare perché l’obbligo di prestare soccorso non si esaurisce nell’atto di sottrarre i naufraghi al pericolo di perdersi in mare ma comporta l’obbligo accessorio e conseguente di sbarcarli in un luogo sicuro”.

https://www.repubblica.it/cronaca/2020/02/20/news/sea_watch_la_cassazione_su_carola_agi_correttamente_seguendo_le_regole_di_soccorso_in_mare_-249076754/

Ah, Salvini:

“Io non la vidi tante volte ancora/ ch’io non trovasse in lei nova bellezza”

Questi celebri versi, che appartengono alla canzone dantesca “Io sento sì d’amor la gran possanza”, descrivono molto bene quello che provo ogni volta che mi dedico allo studio dell’opera dantesca.

Simone Salvi

BEATO ANGELICO, Incoronazione della Vergine, tempera su tavola, 1435 circa, Louvre

Lui l’ho nel cuore. Nell’epoca in cui si inventavamo i cognomi, lui non ne ebbe alcuno fino a quando decise di prendere i voti. Ci vollero secoli per comprendere che la sua arte non era un attardato indugiare sull’ultimo periodo del Gotico, ma piuttosto l’aurora del Rinascimento, come il dipinto qua sopra mostra: fosse solo per lo scorcio prospettico vertiginoso della splendida scalinata in marmi policromi. Mi vien da dire che portò la lezione masaccesca a Roma. Direi che nessuno pose rosa e azzurro su tavola con risultati tanto splendidi. In ultimo, il convento di San Marco è luogo del cuore nella “mia” Firenze; eppure ogni volta che svolto a destra per la scala che conduce al primo piano, davanti alla sua Annunciazione rischio di capitombolare.

Simone Salvi

Lvb, “La Consacrazione della casa”

Da notare il numero d’opera di questa che è tra le meno note delle ouverture beethoveniane: si colloca tra la Missa Solemnis, op. 123 e la “Nona”, op. 125.
Splendido lo svolgimento innodico del primo tema.

LvB
“Die Weihe des Hauses”, op. 124

https://www.youtube.com/watch?v=HhzOmL8EX0E&fbclid=IwAR1Lz0hEHZXjjAwn39LUwWzkUvqI-kUJcHnib5Ku629PUsfhJ-45R9hKVRw

Una bella notizia

Cari compagni di navigazione,

avrete notato che negli ultimi tempi il Periscopio naviga nel mare della cultura piuttosto che (ricordatevi che è questo l’uso corretto della  locuzione “piuttosto che”, ovvero quello comparativo, anziché l’ormai diffuso valore disgiuntivo!) nelle acque davvero agitate della politica, ma ogni tanto il mare si fa tranquillo, e allora siamo felici di segnalarlo.

https://www.pressenza.com/it/2020/02/inaugurato-il-nuovo-ambulatorio-medico-a-riace/