La domanda più difficile?

Premesso che il fascismo non è un’opinione, ma è stato un totalitarismo e oggi è un reato, in questa squallida campagna elettorale la domanda alla quale per qualcuno è diventato più difficile rispondere, ma che dovrebbe invece essere una delle più facili, è: “lei si dichiara antifascista?” Alcune di queste persone citano i Vangeli e mostrano corone di Rosario. Allora dovrebbero ricordarsi ciò che dice il Vangelo di Matteo: “Sia invece il vostro parlare: “si, si”, “no, no”.

Programma di autodistruzione del PD

Ho l’impressione che tutti gli esponenti del Partito Democratico abbiano attivato un programma di autodistruzione con la finalità di far vincere la Destra. Paolo Gentiloni, ospite ieri sera di Lilli Gruber a Otto e Mezzo, ha eluso più volte la domanda della giornalista a riguardo di eventuali future alleanze post risultato elettorale, affermando che quello delle alleanze è un tema da post elezioni. I signori del PD dovrebbero rendersi conto che gran parte dell’indecisione degli italiani in materia di voto elettorale dipende proprio dal non cogliere posizioni nette da parte di coloro che dovrebbero rappresentarci in Parlamento. Come potrebbe un probabile elettore del PD votare questo partito senza avere la certezza di non dover poi assistere ad un’ alleanza con Berlusconi e/o Salvini? Ipotesi, questa, sostenuta e rinforzata da una legge elettorale che pare costruita ad hoc.

Simone Salvi

“L’Italia è un Paese ammalato di disinformazione”

Questa mi era sfuggita. Si tratta di un’affermazione gravissima e priva di senso. Dato per scontato che i vaccini sono stati, e restano, una delle più grandi conquiste dell’umanità, il problema è che il dibattito scientifico, in Italia, ma non solo, è sempre di basso livello e a far da moderatore è spesso la disinformazione. Le discussioni sul tema delle vaccinazioni, dovrebbero partire dalla doverosa e scientifica premessa che la Medicina non è una scienza esatta, ergo il rischio zero non vi esiste. Mi tornano in mente le parole del compianto Prof.Luigi Di Bella: “L’Italia è un Paese ammalato di disinformazione, e la disinformazione ha una capacità criminale inimmaginabile”. E’ la disinformazione, soprattutto quella scientifica, ad essere criminale. Certamente non i vaccini. Azioniamo il cervello, studiamo, chiediamo agli scienziati e diffidiamo dei tuttologi da bar.

Simone Salvi

http://www.lastampa.it/2018/01/27/italia/politica/il-vaccino-un-genocidio-limprenditrice-candidata-ora-oscura-il-profilo-social-y3WP99AxUPHugYqgghxhUL/premium.html