Galileo Galilei a proposito dell’alfabeto

“Ma sopra tutte le invenzioni stupende, qual eminenza di mente fu quella di colui che s’ immaginò di trovar modo di comunicare i suoi più reconditi pensieri a qualsivoglia altra persona, benché distante per lunghissimo intervallo di luogo e di tempo? Parlare con quelli che son nell’Indie, parlare a quelli che non sono ancora nati né saranno se non di qua a mille e diecimila anni? e con qual facilità? con i vari accozzamenti di venti caratteruzzi sopra una carta. Sia questo il sigillo di tutte le ammirande invenzioni umane, e la chiusa de’ nostri ragionamenti di questo giorno.”

Galileo Galilei, Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo, 1632