Il secondo incontro tra Dante e Beatrice

L’episodio è narrato nella Vita Nova (1, 12): dopo un primo incontro avvenuto nel 1274, quando Dante aveva solo nove anni, il Poeta e Beatrice si incontrano di nuovo nove anni dopo. Dante è ormai diciottenne, Beatrice, nata nel 1266, ha un anno meno. Rinvio al testo per approfondire i dettagli di quel secondo incontro, tra l’altro descritto con insistita attenzione agli sconvolgimenti emotivi di un adolescente innamorato. Il fatto è stato fissato su tela nel 1883 da Henry Holiday, dotato pittore appartenente al gruppo dei Preraffaelliti, il quale commette però un errore nella resa di un particolare storico, mentre è minuziosa la ricostruzione dell’architettura della Firenze dell’epoca di Dante (il Ponte Vecchio, che sarebbe stato poi spazzato via dalla alluvione del 1333, allora era effettivamente in restauro). Al tempo dell’incontro Beatrice era una donna sposata e dunque non sarebbe mai uscita di casa senza la “benda”, il velo nero con soggolo che ricopriva capelli e mento prescritto alle donne maritate e a cui Dante allude in un notissimo passo di Purgatorio XXIV parlando di Gentucca, la donna lucchese non ancora sposata (“non porta ancor benda”), la cui identificazione è incerta e assai discussa, che gli farà amare la città: ”Femmina è nata, e non porta ancor benda”,/ cominciò el, “che ti farà piacere la mia città,/ come ch’om la riprenda.” Purg. XXIV, 43-45

Simone Salvi

HENRY HOLIDAY
Dante e Beatrice
olio su tela
1883
Liverpool, Walker Art Gallery