Assenze di Governo

Il Ministro dell’Interno e, de facto, Presidente del Consiglio, ha annunciato che oggi sarà a Ciampino ad accogliere Cesare Battisti. Ovvia la premessa che è giusto l’affidamento dell’ex terrorista alla giustizia italiana ma senza bisogno di spendere, in particolare da parte di membri del Governo, parole quali “marcire”, in riferimento alla detenzione che Battisti sconterà. Utile piuttosto ricordare cosa dice la nostra bella Costituzione a proposito della pena detentiva.
L’immagine qua sotto, che trovo necessario riproporre oggi, mostra la pista di Ciampino il giorno dell’arrivo della salma di Antonio Megalizzi, il giovane giornalista ucciso nell’attentato terroristico a Stasburgo dello scorso Dicembre. L’unico rappresentante dello Stato presente accanto alla famiglia ad accogliere il feretro di Antonio è il Presidente Mattarella. Inevitabile è stato in quei giorni domandarsi il motivo dell’assenza dei rappresentanti del Governo e facile è stato trovare la risposta: il giovane Antonio era un sostenitore di tutto ciò che questo Governo nega, sognava un’Europa senza confini, accogliente ed in pace.

Simone Salvi

 

Dante onomaturgo

Tra i meriti linguistici di Dante riveste notevole importanza e fascino quello onomaturgico. La carica neologica si esprime con particolare frequenza nel Paradiso, dove il Poeta si trova a descrivere l’ineffabile, ossia la visione di Dio. In questa cantica Dante procede per via figurale ed analogica ricorrendo alle similitudini, di cui se ne contano più di cinquecento in tutta la Commedia, il numero maggiore delle quali in questa cantica, e a parole inventate per lo scopo. Molte di queste parole rappresentano degli hapax, ovvero parole che compaiono una sola volta, non solo nella Commedia ma in tutta l’opera dantesca. Come riportato dagli studi compiuti negli anni Ottanta da due illustri dantisti, Ignazio Baldelli e Ghino Ghinassi, la capacità neologica di Dante è impiegata soprattutto nella creazione di parole composte e derivate, molte delle quali appartenenti alla categoria lessicale dei verbi parasintetici (parole derivate ottenute dall’aggiunta simultanea di un prefisso ed un suffisso ad una parola base). Sono parole ricche di suggestione, efficacissime allo scopo per cui sono state ideate e che difficilmente si dimenticano dopo averle incontrate. Eccone alcune: imparadisare, inforsarsi, indiarsi, insemprarsi, inzaffirarsi, intuarsi, inluarsi, immillarsi, indovarsi. Interessante notare che le ultime due hanno avuto, rispettivamente, una ripresa letteraria ed un uso nel lessico specialistico. Immillarsi (Par. XXVIII, 93) ricompare nella celebre poesia di Guido Gozzano “L’amica di Nonna Speranza”, per descrivere un lampadario che dal centro di una stanza riflette con innumerevoli giochi di luce l’arredamento della stanza: “Il gran lampadario vetusto che pende a mezzo il salone e immilla nel quarzo le buone cose di pessimo gusto” (vv. XI- XII). Indovarsi (Par. XXXIII, 138) è entrato nel linguaggio medico, comparendo, seppur raramente, nei referti delle indagini di imaging, per indicare collocazione non precisata, ad esempio di una lesione sospetta.

Simone Salvi

Salvini cita, a sproposito, De André

Il Ministro Salvini che tenta di omaggiare De André (il quale non ne sarebbe affatto felice) citando “Il pescatore”: forse gli è sfuggito qualche verso?

“Gli occhi dischiuse il vecchio al giorno
non si guardò neppure intorno
ma versò il vino e spezzò il pane 
per chi diceva ho sete e ho fame.”

Simone Salvi

Discorso di fine anno 2018 del Presidente della Repubblica italiana

In uno dei momenti più bassi della Repubblica italiana e della sua politica, questa voce risuona alta su di noi.

Grazie, Presidente.

http://tg.la7.it/politica/il-discorso-di-fine-anno-del-presidente-della-repubblica-video-01-01-2019-134670